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Cngei Arenzano
Cngei Arenzano

Storia del Cngei

Il Corpo Nazionale Giovani Esploratori ed Esploratrici Italiani (CNGEI) è la seconda associazione scout nata in Italia. Attiva dal 1912, fondata ufficialmente nel 1913 da Carlo Colombo, è la più antica tuttora esistente.

 

1912 Il prof. Carlo Colombo, medico torinese appassionato di pratiche ginniche per la gioventù, conosce Baden Powell durante un viaggio e resta affascinato dallo scoutismo. Nel 1912 pubblica su un giornale romano un “Appello agli italiani” e invita i genitori a far partecipare i propri figli a un evento presso la Società Podistica Lazio, ai Prati della Farnesina, prospettando attività utili e importanti dal punto di vista fisico, morale e patriottico: l’esperimento riscuote un grande successo e l’affluenza numerosa di ragazzi e famiglie convince Carlo Colombo della forza della proposta scout.

Lo scoutismo era già approdato in Italia nel 1910, per iniziativa di un nobile inglese, Sir Francis Vane, e del maestro Remo Molinari, che avevano fondato a Bagni di Lucca i Ragazzi Esploratori Italiani (REI). Nello stesso anno una Sezione REI era stata aperta anche a Genova, grazie al prof. Mario Mazza, già fondatore nel 1905 dell'associazione cattolica Juventus Juvat, nota anche come "Le Gioiose". Mario Mazza, interessato all'esperimento scout di Bagni di Lucca, si era messo in contatto con Sir Francis Vane, che gli aveva consigliato di rivolgersi al medico inglese James Splensley (residente a Genova, già fondatore della squadra di calcio del Genoa, amante dello sport e motivato a creare nuove attività aggregative per ragazzi). Insieme, Mazza e Spensley avevano fondato la Sezione genovese del REI, nella quale erano confluite anche le Gioiose: merita ricordare che a Genova era stato sostituito il giglio borbonico, scelto a Bagni di Lucca come simbolo dell'associazione, con il giglio scoperto nella chiesa di Sant'Agostino, nel cui chiostro si riunivano i ragazzi. Nel dicembre 1910, a Firenze, era stata fondata ufficialmente la struttura operativa dei REI, guidata proprio da Sir Francis Vane: i REI sono dunque da considerarsi come la prima associazione scout italiana. 

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1913 Il 30 giugno, dopo un altro grande incontro in primavera, Carlo Colombo fonda ufficialmente il CNGEI (Corpo Nazionale Giovani Esploratori Italiani), optando da subito per una scelta laica. Egli vede infatti nell’impostazione originaria di Baden Powell (che sogna “uno scoutismo unico per i giovani di ogni fede”) la risposta al suo progetto di dotare la nazione di giovani entusiasti e preparati: in questa fratellanza le scelte religiose devono restare nella sfera privata, non devono rappresentare un elemento di divisione. Il CNGEI si sviluppa rapidamente su tutto il territorio nazionale, incorporando gran parte dei Boy Scout italiani: tra questi, quasi tutte le Sezioni già aderenti ai REI. In omaggio ai primi nuclei scout, il CNGEI sceglie di adottare come simbolo il giglio stilizzato dei REI con la scritta "Sii preparato" nel cartiglio. Da notare che, nel frattempo, Mario Mazza aveva lasciato i REI per ricostituire in chiave scout la Juventus Juvat, che sarà poi denominata RECI (Ragazzi Esploratori Cattolici Italiani) e in seguito confluirà nell'ASCI (Associazione Scout Cattolici Italiani). A Mario Mazza è dunque da attribuire la primogenitura dello scoutismo cattolico italiano.

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1914 Nascono le prime Sezioni femminili, che vanno a costituire l’UNGEI (Unione Nazionale Giovinette Esploratrici Italiane).

 

1915 Il CNGEI viene posto sotto l’alto patronato del Capo dello Stato e dei Ministri della Pubblica Istruzione, degli Affari Esteri, dell’Interno e della Difesa. Un rappresentante di ciascun Ministero è presente all'interno dell’Istituzione. Nei suoi primi anni di vita il CNGEI è spesso citato per le attività e gli interventi a favore della popolazione, così molti uomini famosi accettano di diventarne i Presidenti locali: l’inventore Guglielmo Marconi e i fratelli Ducati a Bologna, il musicista Pietro Mascagni a Livorno, lo scrittore e poeta Gabriele D’Annunzio a Pescara.

 

1916 Il CNGEI raggiunge i 25.000 iscritti e gode di buona popolarità: varie riviste (tra le quali La Domenica Illustrata) dedicano la loro copertina alle attività dei Giovani Esploratori. A riconoscimento della sua funzione educativa nei confronti della gioventù, il CNGEI viene dichiarato Ente Morale. Fino a questo momento la Chiesa cattolica aveva guardato con sospetto allo scoutismo. A metà degli anni Dieci, il clima inizia a mutare e si studia la possibilità di costituire all'interno del CNGEI alcune unità di esploratori cattolici, sul modello inglese. Le trattative però si arenano e nel 1916, grazie all'opera del conte Mario di Carpegna, viene fondata una realtà scout autonoma, l'ASCI (Associazione Scout Cattolici Italiani), che cinquant'anni più tardi si evolverà nell'odierna AGESCI. Alla fondazione, l'ASCI adotta una bandiera bianca con giglio verde per distinguersi dal CNGEI, che aveva bandiera verde con giglio giallo o bianco. Inoltre l'ASCI adotta il giglio del REI e, quindi, del Corpo Nazionale, con la sola differenza della scritta nel cartiglio: "Estote Parati".

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1917 La sede centrale del CNGEI decide di modificare il proprio giglio. Viene eletto Capo Scout Vittorio Fiorini, che inizia un importante percorso di modernizzazione dell’associazione dopo l’esperienza della guerra. Tra le sue iniziative, l’introduzione dei senior (gli attuali rover).

 

1921 Viene organizzato in Val Fondillo, nel Parco d'Abruzzo, il primo campo nazionale del CNGEI. Nello stesso anno, ad opera di Giovanni Bertacchi e Vincenzo Sequi, viene scritto l'inno "Suona la sveglia" che ben caratterizza, per la società di quel tempo, lo spirito dello scoutismo.

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1922 Viene eletto Capo Scout Roberto Villetti, conosciuto come “Papà Akela” perché favorisce l’introduzione del Lupettismo nel CNGEI. Egli porta avanti le riforme di Fiorini, che saranno racchiuse nel Regolamento del 1924.

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1927 Le Sezioni dell'Ente sono costrette a sciogliersi a causa delle pressioni esercitate dal regime fascista. Mussolini, che si ripromette di conseguire il monopolio politico-educativo delle masse giovanili, istituisce l'Opera Nazionale Balilla e ordina la soppressione di tutte le organizzazioni giovanili concorrenti. In molte località d'Italia sorgono organizzazioni clandestine, la cosiddetta "Giungla Silente", i cui aderenti vogliono restare fedeli allo spirito del movimento di Baden Powell. La principale organizzazione di riferimento dei dirigenti CNGEI è il "Lupercale": il motto è "Alere flammam" e lo stemma raffigura una fiamma che, scaturendo da tre tizzoni, forma un giglio scout. In alcune città proseguono anche le attività giovanili: a Trieste si costituisce il "Gruppo Escursionisti Indomito" (sotto la guida di Antonio Viezzoli, futuro fondatore della Scuola Capi), a Torino i "Giovani Escursionisti Italiani", a Firenze il "Gruppo Escursionisti Indipendenti". Da notare che la sigla comune di queste realtà scout clandestine è "GEI".

 

1931-1933 Nonostante il Lupercale sia limitato ai maggiorenni e quindi non incorra nel divieto di legge, la Polizia si insospettisce, indaga sugli aderenti e alla fine impone con la forza lo scioglimento dell'associazione. Luigi Pirotta, promotore del Lupercale e futuro Capo Scout del CNGEI, viene diffidato dalla Polizia e deve lasciare il proprio incarico presso l'Amministrazione del Governatorato di Roma.

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1944-1945 Prima nel Meridione liberato e poi nel resto d'Italia si ricostituiscono tutte le Sezioni dell'Ente, che viene riammesso nelle organizzazioni internazionali di cui era membro fondatore prima del conflitto. Il riconoscimento dello scoutismo da parte dello Stato e dalla popolazione diventa unanime.

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1946 Luigi Pirotta viene eletto Capo Scout del CNGEI.

 

1949 Nasce a Sori (Provincia di Genova) la "Scuola Capi GEI" per iniziativa dell'infaticabile Antonio Viezzoli.

 

1976 Il 26 maggio, in seguito ad un profondo processo innovatore all'interno dell'associazione, viene approvato il nuovo Statuto. Da tale data l'UNGEI si fonde con il CNGEI, dando vita al Corpo Nazionale Giovani Esploratori ed Esploratrici Italiani, che mantiene l'acronimo dell'associazione maschile (CNGEI). Nello stesso anno prende forma la Quarta Branca (gli adulti), definita poi Branca Senior e infine solo Senior.

 

1986 Nasce la FIS (Federazione Italiana dello Scautismo), di cui fanno parte in forma paritetica, nonostante la differenza numerica, il CNGEI e l'AGESCI, vale a dire le uniche due associazioni scout italiane il cui metodo è certificato a livello internazionale in base agli standard dettati dal fondatore. La FIS è riconosciuta come unico membro italiano dell'Organizzazione Mondiale del Movimento Scout (WOSM) e dell'Associazione Mondiale delle Guide ed Esploratrici (WAGGGS).

 

1988 Il CNGEI produce il primo dei suoi documenti pedagogici, il Progetto di Formazione Spirituale (PFS), che indica come il CNGEI promuova lo sviluppo della vita spirituale di tutti i propri soci, evitando la caratterizzazione e quindi la formazione confessionale.

 

1997 Il CNGEI produce un ulteriore documento, il Progetto Educativo Globale (PEG), in cui sono dettate le linee guida educative seguite dall'associazione nel perseguire lo scopo dello scoutismo, ossia formare il buon cittadino.

 

2004 Viene approvata la Carta di identità associativa, che espone le caratteristiche e le scelte del CNGEI.

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2007 Nell'ambito dei festeggiamenti per il Centenario dello scoutismo mondiale, il CNGEI organizza a Roma - dal 6 al 9 settembre - il campo nazionale "100 ore per 100 anni": l'evento , a cui partecipano circa 2000 soci, è un grande successo!

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2012 Il CNGEI festeggia il proprio Centenario. Le celebrazioni si aprono ufficialmente domenica 14 ottobre a Roma, presso Villa Pamphilj, e coinvolgono una rappresentanza di soci adulti e soci giovani di tutte le Sezioni d'Italia. Al motto di "Parla al futuro, pensa al futuro, passa al futuro!", l'associazione si prepara ad affrontare altri cento anni...

Sezione di Arenzano

CNGEI

Corpo Nazionale Giovani Esploratori ed Esploratrici Italiani

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