Scoutismo
Lo scoutismo è un movimento educativo diffuso in tutto il mondo, che ha come finalità quella di contribuire alla costruzione di un futuro migliore attraverso l'educazione dei giovani.
È nato nel 1907 in Inghilterra, a seguito della brillante intuizione di Robert Baden Powell, chiamato amichevolmente BP, che sperimentò sull'isola di Brownsea il primo campo all'aperto per ragazzi della storia. Il successo lo spinse a pubblicare un libro - "Scoutismo per ragazzi" - dove l'autore, sotto forma di chiacchierate al fuoco di bivacco, racconta chi sono gli scout, descrive esperienze di vita all'aria aperta, insegna il valore del servizio: il libro ebbe una tale diffusione che molti ragazzi si riunirono spontaneamente in Pattuglie, convincendo il fondatore a rompere gli indugi e a dedicarsi a tempo pieno al movimento giovanile che stava nascendo. Nel 2007, anno del Centenario dello Scoutismo, si contavano nel mondo oltre 38 milioni di scout, distribuiti in 216 nazioni: 13.000 erano iscritti al Cngei.
I principi scout
Lo scoutismo è basato su tre principi fondamentali:
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dovere verso dio (adesione a determinati principi spirituali e lealtà alla religione che li esprime)
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dovere verso gli altri (la famiglia, il prossimo, la società, il proprio paese)
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dovere verso se stessi (sviluppare le proprie risorse, per realizzarsi pienamente come singoli individui e giocare un ruolo attivo nella società).
Tramite la Promessa, tutti gli scout del mondo aderiscono ad una Legge che riflette i principi ispiratori dello scoutismo.
Il metodo scout
Il metodo scout è un sistema di autoeducazione progressiva, in cui l'adulto ha solo una funzione di guida: infatti, rispettando la personalità dei giovani, il Capo li aiuta a scoprire le proprie potenzialità, li educa a vivere in modo corretto in mezzo agli altri, li stimola a cooperare e ad assumere responsabilità. Questo processo di autoeducazione si sviluppa secondo tre concetti di base:
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adesione a Legge e Promessa (i giovani si impegnano di fronte agli altri a rispettare, al meglio delle proprie risorse, un determinato codice di comportamento)
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imparare facendo (educazione attiva, dall'inglese learning by doing)
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appartenenza a piccoli gruppi (l'ambiente ideale per l'integrazione dei giovani nella vita sociale).
I tre concetti di base del metodo scout vengono vissuti dai ragazzi attraverso programmi progressivi e stimolanti. Infatti le attività scout non sono fini a se stesse, ma inserite in programma che si ispira a specifici obiettivi educativi, un programma ideato in modo da soddisfare le necessità di un graduale ed equilibrato sviluppo da 8 a 19 anni, un programma coinvolgente e ricco di stimoli, basato sugli interessi dei bambini e dei ragazzi.
Scenario ideale della vita scout è la natura, la vita all'aria aperta, che permette di offrire ai ragazzi occasioni di crescita in cui sperimentarsi, attivandone contemporaneamente lo sviluppo fisico, lo sviluppo intellettuale, lo sviluppo sociale e quello spirituale. La vita a contatto con la natura favorisce anche la maturazione di comportamenti responsabili in termini di sviluppo sostenibile dell'ambiente.